INSIEME PER RIFLETTERE E AGIRE PER LA CURA DELL’AMBIENTE

a cura del gruppo Fuci di Bergamo

Sono ormai passati 7 anni dalla pubblicazione dell’Enciclica di papa Francesco Laudato si’, uscita il 24 marzo 2015. Questo testo è diventato parte integrante di molti cammini di riflessione economica, politica e spirituale che hanno animato il dibattito dentro e fuori la Chiesa Cattolica. Diocesi, parrocchie, movimenti e associazioni si sono basati su questo documento fondamentale che ci pone di fronte a un’urgenza non più rimandabile: accorgersi del profondo deterioramento della nostra casa comune e cercare delle soluzioni condivise su scala globale. Scrive il pontefice:

«Rivolgo un invito urgente a rinnovare il dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta. Abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti. Il movimento ecologico mondiale ha già percorso un lungo e ricco cammino, e ha dato vita a numerose aggregazioni di cittadini che hanno favorito una presa di coscienza […]. Abbiamo bisogno di nuova solidarietà universale. Come hanno detto i vescovi del Sudafrica, “i talenti e il coinvolgimento di tutti sono necessari per riparare il danno causato dagli umani sulla creazione di Dio”. Tutti possiamo collaborare come strumenti di Dio per la cura della creazione, ognuno con la propria cultura ed esperienza, le proprie iniziative e capacità» (Laudato si’, 14).

Papa Francesco ha lanciato un appello rivolto a tutta la società per aprire gli occhi di fronte a un’emergenza non più rimandabile. Purtroppo questo appello è stato molte volte rimandato, se non ignorato, soffocato da una molteplicità di interessi economici e politici che sorreggono la società nella quale viviamo. Tuttavia, come la nostra fede ci insegna, una parola radicata nella verità porterà sempre del frutto. L’appello del papa, infatti, raccogliendo una tradizione millenaria alle sue spalle, non è stato solamente disatteso, ma, come un seme buono, ha portato anche germogli per un mondo diverso. A livello globale sembra essere nata una consapevolezza diversa, specialmente nelle nuove generazioni, che facendo ascoltare la propria voce hanno sicuramente smosso la politica. La sostenibilità ambientale è nel 2022 uno dei punti cardine di molti governi e organizzazioni che operano su scala globale.

L’appello del pontefice è stato raccolto dal gruppo Fuci di Bergamo da diversi anni, diventando parte essenziale del nostro cammino di riflessione culturale, spirituale e universitaria. In questo anno accademico 2021-2022 abbiamo voluto dedicare a questo punto una particolare importanza. Domenica 13 febbraio, come gruppo Fuci, ci siamo trovati in una zona di Bergamo, nel quartiere di Valverde, con lo scopo di passare un pomeriggio insieme a raccogliere rifiuti plastici lungo una pista ciclabile, per poi risalire verso la città alta. Armati di guanti in lattice e sacchi, abbiamo cominciato a perlustrare questa parte della città, dove solo attraverso uno sguardo attento abbiamo trovato rifiuti di vario genere quali mozziconi, bottiglie, mascherine, ecc. È stato impressionante vedere come in circa 4 ore abbiamo riempito tre sacchi senza nemmeno accorgerci. Lungo il tragitto abbiamo incontrato diversi gruppi di persone che si sono complimentati con quello che stavamo facendo, eppure è bastato veramente poco per poter rendere la nostra città un po’ più pulita. Oltre a un impegno più pratico, abbiamo voluto dedicare alla cura dell’ambiente anche uno dei nostri incontri della rassegna “Sulla soglia”, invitando il 2 marzo 2022 l’ex presidente di Legambiente Bergamo, Nicola Cremaschi, in dialogo a distanza con la prof. Maria Rosa Ronzoni, delegata alla mobilità sostenibile dell’Università degli Studi di Bergamo. Diversi i temi e gli spunti di riflessione che sono nati da questo dialogo. In primis sicuramente l’importanza di uno sviluppo sostenibile ed efficiente del trasporto urbano e interurbano della nostra città, specialmente per quanto riguarda gli studenti universitari. In seguito si è parlato e discusso delle problematiche effettive del trasporto urbano e delle loro possibili soluzioni, quali l’e-mobility e lo sharing dei mezzi di trasporto. L’incontro è stata un’ottima occasione per poter ascoltare punti di vista differenti che ci hanno permesso di aprire lo sguardo sulla complessità della questione su livelli diversi.

Siamo tuttavia consapevoli che la sostenibilità ambientale non deve essere semplicemente un punto di un’agenda da sviluppare, ma deve diventare parte integrante della nostra mentalità di cittadini e di cristiani. Perché, come ci ha ricordato costantemente papa Francesco, se continueremo a scartare, finiremo per essere a nostra volta scartati.