“L’ateismo, è stato detto, può avere una funzione purificatrice, in quanto obbliga a dare di Dio un’idea più esatta, cioè più alta, più trascendente, più pura e vera[…]Se l’irreligiosità di cui è pervaso il mondo contemporaneo, e che si arma di pensiero scientifico nelle nostre Università, valesse a dare al nostro sentimento religioso, alla nostra dottrina religiosa, alla nostra pietà religiosa un più forte e sempre operante concetto della trascendenza e dell’ineffabilità di Dio che adoriamo e che amiamo […] avremmo meglio capito una ripetuta […] lezione dei grandi maestri della teologia e della mistica, i quali più esperti e più forti di noi nella certezza del Dio vivente, sono i primi, dopo la Bibbia a ricordarci l’insufficienza, e la fallacia perfino, delle nostre rappresentazioni del divino.”

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Da Messaggi e discorsi di GIOVANNI BATTISTA MONTINI ALL’UNIVERSITA’ CATTOLICA, Vita e Pensiero, 2001