di + Mario Toso
La Pacem in Terris, l’«utopia» di papa Giovanni XXIII, che porta la data dell’11 aprile del 1963, ha oramai compiuto cinquant’anni. Essa è animata da una visione fondamentalmente ottimista dell’uomo, difficilmente riscontrabile nel presente contesto di cultura «liquida» e tendenzialmente nichilista. Non a caso gli studiosi parlano di «emergenza umanitaria» o di «catastrofe antropologica».
Forse solo ora, a cinquant’anni di distanza, si può apprezzare pienamente la visione profetica di questa enciclica sulla pace fra tutti i popoli, nella verità, nella giustizia, nell’amore, nella libertà, che Giovanni XXIII indirizzò ai vescovi, ai fedeli e agli uomini di buona volontà di tutto il mondo. Bisogna riconoscere che, per quanto concerne il pensiero politico cattolico, essa a suo modo ha toccato un vertice tuttora insuperato.
* Segretario del Pontifico Consiglio della Giustizia e della Pace
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